Making of IN LINEA jam: Longe + Spot USL, BO 1996


A me i pezzi in costruzione piacciono un tot.
Perché vedi come la tracciano, come la modificano, come stendono i layer di colore, come ci sono particolari un po' "meh" che poi vengono coperti/modificati/cancellati prima della fine.
E poi perché il pezzo finito è quello che rimane da guardare per quelli che passano.
Mentre il rapporto writer-mano-bonza-muro esiste nel movimento della mano che traccia ciò che il cervello e l'occhio trasmettono, nell'azione che si compie, lasciando il finito come foto ricordo di una dinamica areosol che si è già conclusa.
E prima che me lo chiedete, si.
Era un'ottima bottiglia di Refosco.
Comunque la pezza di Spot, più avanzata, era mancante solamente di outline bianco e firmette varie qua e la, oltre che del poppetto cranioleso che si infila a fare la O sul nome del Longe.
Il quale, più in ritardo, si sta ancora chiedendo come chiudere la E, se andare sulla freccia rientrante sotto la T.
E i colori? e l'outline? E l'overline? Dove vai senza un overline nel 96?
E qualche firmetta in giro? La lasciamo?
Un attimo. Arrivano. Arriba todos.

(Foto making of: Duke1 - foto finito: Nimai)



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